L’intelligenza artificiale e quella umana sono profondamente diverse tra loro. Comprendere queste differenze è fondamentale per sfruttare al meglio le potenzialità di entrambe e creare sinergie efficaci.

 

Riprendiamo il nostro viaggio nel mondo dell’AI con le risposte al quiz della scorsa settimana. Le risposte corrette erano: 1-b, 2-c, 3-b. Le hai indovinate tutte? Continua a seguirci per imparare sempre di più sull’AI!

L’intelligenza artificiale (AI) e l’intelligenza umana sono due concetti che, pur condividendo l’obiettivo di risolvere problemi e prendere decisioni, differiscono profondamente nei loro meccanismi e capacità.  In un’epoca in cui l’AI sta diventando sempre più pervasiva, è essenziale analizzare come essa si rapporta all’intelligenza umana e come le due possano coesistere e collaborare.

 

In questo articolo imparerai:
Le principali differenze tra AI e intelligenza umana
I punti di forza di entrambe
Come AI e umani possono collaborare efficacemente

Come funzionano le due intelligenze?

Se nel primo articolo abbiamo dato una definizione di Intelligenza Artificiale e abbiamo capito cos’è, oggi scopriremo come si differenzia dall’intelligenza umana e perché non dobbiamo temerla, ma imparare a collaborare con essa!

Il cervello umano è incredibilmente versatile. Possiamo imparare da pochi esempi, usare il pensiero creativo, adattarci a situazioni nuove, provare emozioni e empatia, comprendere contesti complessi.
L’intelligenza artificiale invece è come un atleta super specializzato. Eccelle in compiti specifici usando l’apprendimento automatico, ha bisogno di molti dati per imparare, non ha vera comprensione o coscienza, non prova emozioni, non può improvvisare come facciamo noi.
Ad esempio, un essere umano può riconoscere il volto di un amico anche in una foto sfocata o parzialmente oscurata, grazie alla sua capacità di generalizzare e interpretare informazioni incomplete.
L’AI, d’altra parte, necessita di un’enorme quantità di immagini per riconoscere un volto e potrebbe comunque fallire se l’immagine non corrisponde ai dati su cui è stata addestrata.
Inoltre, mentre gli esseri umani possono trarre lezioni da una singola esperienza e applicarle in contesti diversi, l’AI deve essere specificamente addestrata per ogni compito e non possiede la flessibilità cognitiva tipica dell’intelligenza umana.

Sapevi che…?
Il cervello umano consuma solo 20 watt di energia (come una lampadina a basso consumo), mentre un supercomputer che esegue AI può consumare fino a 500.000 watt per svolgere compiti simili. La natura è ancora imbattibile in termini di efficienza energetica!

La forza della collaborazione

Immagina un medico che usa l’intelligenza artificiale. L’AI analizza migliaia di radiografie usando deep learning, il medico invece usa la sua esperienza per interpretare i risultati. Insieme, possono fare diagnosi più accurate!

Quindi gli esseri umani sono migliori in:
– pensiero creativo e innovazione
– comprensione del contesto
– empatia e relazioni umane
– decisioni etiche complesse
– adattamento a situazioni nuove
Un esempio emblematico è rappresentato dalla capacità umana di innovare: mentre un’AI può ottimizzare un processo esistente, è l’intuizione umana che porta alla creazione di qualcosa di completamente nuovo, come l’invenzione della ruota o la teoria della relatività. Inoltre, nelle interazioni sociali, l’empatia umana permette di costruire legami e comprendere le sfumature emotive, qualcosa che l’AI, priva di coscienza, non può replicare.

Mentre l’intelligenza artificiale è migliore in:
– calcoli complessi
– analisi di grandi quantità di dati
– compiti ripetitivi
– riconoscimento di pattern
– elaborazione veloce
Ad esempio, nei settori finanziari, l’AI viene utilizzata per analizzare transazioni in tempo reale, rilevando attività fraudolente con una velocità e precisione inarrivabili per un essere umano.

Mito da sfatare: “L’AI sostituirà completamente gli umani”. La realtà è che l’AI è più efficace quando collabora con noi. È come avere un potente strumento nella cassetta degli attrezzi: non sostituisce l’artigiano, ma lo aiuta a lavorare meglio!

Nel prossimo articolo esploreremo più in dettaglio come le macchine “imparano”, scoprendo i segreti del machine learning!

Mini-quiz:

1- Quale caratteristica appartiene solo agli umani?
a) Analisi dei dati veloce
b) Empatia e comprensione emotiva
c) Riconoscimento di pattern

2- L’AI e gli umani lavorano meglio quando:
a) L’AI sostituisce completamente l’umano
b) L’umano evita di usare l’AI
c) Collaborano sfruttando i rispettivi punti di forza

3- Per imparare un nuovo compito:
a) L’AI ha bisogno di molti esempi
b) L’AI e gli umani richiedono lo stesso numero di esempi
c) L’AI impara più velocemente degli umani con pochi esempi

Le risposte corrette le troverai all’inizio del prossimo articolo!

A proposito dell'autore

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Dal calcolo in sistema binario, passando per esperienze di analisi, programmazione e in seguito di consulenza e formazione sia per aziende private che statali, da oltre dieci anni mi occupo di consulenza in ambito digitale e di social networking in progetti di comunicazione finalizzati al Personal and Corporate Branding.

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